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Il caso di Katin revisionato
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ТЕМА: Il caso di Katin revisionato

Il caso di Katin revisionato 29.07.2016 07:46 #9537

Вообще то моя статья о Катыни предназначена прежде всего для зарубежных читателей, которые, как мы здесь выяснили, в подавляющем большинстве даже не подозревают о наличии альтернативной, всё более набирающей сторонников точки зрения на авторство катынского расстрела. Поэтому меня не может не радовать тот факт, что ознакомиться с ней кроме англоязычных любителей истории получат возможность жители стран, где не все знают хорошо английский, теперь и Италии. Выражаю глубокую благодарность Guido Fontana Ros (и еще раз Гасану Гусейн-Заде, без участия которого это было бы невозможно) за осуществленный им по собственной инициативе перевод.

Il caso di Katyn revisionato



Dopo che gli ex presidenti russi Mikhail Gorbaciov e Boris Eltsin avevano riconosciuto la colpevolezza dei sovietici nel massacro di Katyn, la storia si è trasformata in una situazione dove si può venire a conoscenza solo per caso di punti di vista alternativi.

Tuttavia, le argomentazioni dei sostenitori della versione tedesco-polacca vengono confutate dai fatti appena scoperti. Questi fatti apportano dubbi sulla colpevolezza di dell'URSS. Tuttavia, dal momento che i cosiddetti mass media “liberi” internazionali e anche russi non riportano ancora nessuno dei nuovi fatti per quanto riguarda il “caso Katyn”, questo articolo è stato scritto con lo scopo di reintrodurre alcuni degli argomenti già confutati degli aderenti alla versione tedesca.

La maggior prova per la colpevolezza sovietica nell'eccidio l'uccisione di è naturalmente rappresentata dai documenti dei cosiddetti “file speciali” (a volte, “file segreti”). Prima di dichiarare l'autenticità indiscutibile di questi documenti, si deve ricordare che i sostenitori della versione tedesca aveva già tentato una volta di fabbricare e mettere in circolazione negli ambienti scientifici falsi documenti comprovanti la colpa sovietica. Stiamo parlando del “rapporto di Tartakov”, che fu pubblicato per primo dal settimanale tedesco occidentale “7 Tage” ed venne citato in seguito dai media occidentali in numerose occasioni. Al giorno d'oggi, la maggior parte dei sostenitori della versione tedesca non esprime più dubbi sulla falsità del “rapporto di Tartakov”.

I ricercatori hanno esposto più di 57 indicazioni nello studio delle fonti di falso documentali, relative ai documenti del “file speciale #1”.Il numero di indicazioni evidenti di falsi continua a crescere continuamente.

Qual è stato il motivo di questa falsificazione? Il potere di Eltsin e anche la sua vita, erano sotto minaccia. La cosiddetta opposizione “comunista- patriottica” stava guadagnando forza. La falsificazione di documenti si rese necessaria per screditare il movimento di opposizione. Un sacco si può dire assurdità presenti nei file. Si potrebbe parlare parecchio delle assurdità che si trovano nel file.

Ad esempio, le firme sulla risoluzione dei membri del Politburo sono alcune di queste assurdità. Si tratta di firme molto insolite scritte inclinate verso il basso ed è un punto evidente di contraffazione. Nella “nota di Beria” manca la data del documento. Nella “nota di Shelepin”, l'ex presidente del KGB Aleksandr Shelepin ha utilizzato il nuovo nome del suo partito al posto di quello vecchio, che non era più valido nel momento in cui “la nota” sarebbe stata scritta. Ha erroneamente scritto PCUS [Partito comunista dell'Unione Sovietica], invece di AUCP (b) [All- Partito comunista di Tutta l'Unione (bolscevico)]. Ogni cittadino dell'URSS, che fosse più o meno a conoscenza della storia, avrebbe scritto automaticamente il nome corretto del solo partito nel paese, quando si fa riferimento all'anno 1940: AUCP (b) Sarebbe stato impossibile prendere una simile cantonata per qualsiasi funzionario del KGB, anche se questo ufficiale fosse stato ignorante in vicende storiche, cosa che è difficile da immaginare per un posto di quel rango. L'ufficiale, che presumibilmente stava scrivendo questo “rapporto” doveva avere i documenti ufficiali del 1940 davanti ai suoi occhi e non sarebbe riuscito a confondere l'organismo governativo che ha emesso l'ordine di esecuzione davanti a un plotone di esecuzione, vale a dire, il “Comitato Centrale del PCUS” invece del “Politburo dell'AUCP (b)”.

Queste indicazioni di falsi sono state discusse a lungo, ma le nuove prove riguardanti queste falsificazioni di documenti sono quasi sconosciute in Russia e all'estero Un esame indipendente condotto nel 2009 ha stabilito il seguente fatto: le pagine che menzionano l'esecuzione di militari polacchi e la pagina con l'ordine, che porta anche la firma del Presidente del NKVD Lavrentiy Beria, sono state battute su due macchine da scrivere diverse. Questo non sarebbe stato possibile nelle procedure di segretezza nel trattare i documenti in ufficio del NKVD. È molto difficile trovare una spiegazione convincente: perché è stato necessario battere la penultima e mezza ultima pagina del documento di quattro pagine su una macchina da scrivere diversa. Tuttavia, se i falsari hanno preso la pagina di qualche documento con la firma autentica di Beria e hanno sostituito le altre pagine, tutto si sistema. Pertanto, essi avrebbero evitato il rischio di essere catturati con la firma contraffatta di Beria.

L'esposizione delle falsificazioni di documenti non si è fermata lì. Una figura di spicco dell'opposizione, Viktor Ilyukhin, rese alcune dichiarazioni pubbliche, anche nel Parlamento russo, secondo cui l'esecutore tecnico effettivo di tali falsificazioni lo aveva avvicinato e gli aveva dato le carte intestate falsificate e i timbri (sigilli) utilizzati durante la creazione dei “file speciali”, a sua disposizione. Ilyukhin ha mostrato quella carta con le false intestazioni e i timbri alla TV russa e in occasione di una sessione del Parlamento russo. La sua fama sarebbe stata messa a repentaglio se le sue accuse si fossero rivelate essere una montatura. Nondimeno, essendo una ben nota figura politica non aveva bisogno di alcuna popolarità derivante da qualche scandalo (quasi vinse le elezioni per diventare governatore della provincia di Penza); la maggioranza parlamentare non reagì affatto alle sue asserzioni. Le sue dichiarazioni non vennero prese sul serio come avrebbero dovuto esserlo. E, questo politico, che non si era mai lamentato delle sue condizioni di salute, morì improvvisamente pochi mesi più tardi, dopo aver accusato la cerchia di Eltsin di alto tradimento. Tra l'altro, si tratta della “cerchia” che ha portato al potere l'attuale presidente della Russia.

Si potrebbero spazzare via le affermazioni dei politici dell'opposizione, ma sarebbe impossibile farlo nel caso delle dichiarazioni di uno dei compagno d'armi di Eltsin. Mikhail Poltoranin, ministro dell'Informazione nell'amministrazione di Eltsin. Egli fece una dichiarazione pubblica alla televisione russa su come i documenti furono falsificati al tempo “dell'epoca di Eltsin” e citò le tracce di falsificazione sui documenti dei “file speciali”. Mikhail Poltoranin era un ardente sostenitore di Eltsin e perfino ricopriva la carica di ministro della Stampa e dell'Informazione esattamente nelllo stesso momento in cui furono introdotti i documenti falsificati dei “file speciali”. La presentazione da parte di Ilyukhin alla Duma di Stato e, in particolare, l'esposizione sensazionale da parte di Mikhail Poltoranin resero impossibile l'utilizzo di questi documenti come prova definitiva fino a un loro esame completo e approfondito. Tuttavia, non è probabile che questo esame approfondito possa essere realizzato finchè l'accuratamente selezionato successore di Eltsin è ancora al potere in Russia.

Mentre dovremmo mettere da parte i documenti dei “file speciali” fino a che non siano esaminati, viene fuori che il caso del massacro di Katyn non sembra affatto semplice. Si deve notare, che non fu la prima esecuzione di massa di prigionieri di guerra nella storia dell'umanità. La storia ci mostra che simili esecuzioni di massa di prigionieri di guerra furono sempre commesse da ogni parte, che fosse ancora impegnata in combattimento attivo. Quando la situazione di guerra non richiedeva tale azione, i prigionieri di guerra venivano trasformati in schiavi, utilizzati per svariati o addirittura venivano rilasciati. A seguito di questo schema logico, la versione che presenta i tedeschi come esecutori dei prigionieri di guerra, nell'autunno del 1941, vale a dire in tempo di guerra e dopo il Trattato sovietico- polacco sembra più probabile che l'esecuzione da parte dell'URSS nella tranquilla primavera del 1940.

Inoltre, ogni ricercatore imparziale dovrebbe considerare la Germania come il “sospetto # 1”, basandosi sul fatto che i militari polacchi sono stati uccisi da armi da fuoco tedesche.

I rappresentanti polacchi della Croce Rossa non effettuarono ricerche imparziali quando hanno assistettero all'esumazione dei corpi e diventarono sostenitori della tesi del Terzo Reich. Fu detto loro, che l'uso delle armi da fuoco tedesche durante l'esecuzione non provava nulla, perché il NKVD sovietico avrebbe potuto usare qualsiasi tipo di armi, tra cui quelle prodotte in Germania. Questa tesi venne sostenuta dichiarando che la Germania aveva esportato armi da fuoco in Unione Sovietica per dieci anni. Tale dichiarazione non è supportata da nessun documento.

Può sembrare un paradosso, ma la caduta del comunismo ha aiutato i comunisti a dimostrare il loro punto in questa materia e a confutare le tesi dei loro avversari. Gli anti-comunisti, che giunsero al potere in Russia, fecero ogni possibile tentativo di screditare i comunisti accusandoli di crimini reali o immaginari. Gli anti-comunisti si diedero molto da fare, ma non riuscirono a trovare un singolo episodio di esecuzione da parte del NKVD nei territori non occupati dai tedeschi, con l'utilizzo di pistole prodotte in Germania. Ovunque, nei territori non occupati dai tedeschi, tutte le esecuzioni prima della guerra sono state eseguite utilizzandoarmi da fuoco di produzione nazionale: con il revolver “Nagant M1895” e con la pistola “Tokarev TT-33”. L'unico punto rimasto a favore deii sostenitori della “Versione di Goebbels” (come viene chiamata in Russia) è un documento un po' dubbio, il rapporto dello scarico delle munizioni usate presso la sede del NKVD del distretto di Ulyanovsk. Munizioni dello stesso calibro sono state trovate nelle tombe polacche. Questo argomento però, non passa alcuna valutazione critica dopo un esame approfondito. Il documento non riguarda le esecuzioni e parla di una qualche sorta di “operazione speciale”. Solo lettori disattenti (o di parte) potrebbero tralasciare che, oltre alle esecuzioni, il NKVD conduceva operazioni contro criminali. Inoltre, gli ufficiali del NKVD utilizzavano munizioni anche al poligono di tiro. Di conseguenza, il fatto della menzione di cartucce da 7,65 non prova il loro utilizzo per le esecuzioni.

Per quanto riguarda l'episodio dell'esecuzione a Mednoye, le attività di combattimento in quella zona nell'autunno del 1941 spiegano la presenza di cartucce prodotte in Germania in quei luoghi. Per non parlare delle molteplici violazioni delle procedure di esumazione che mettono in dubbio qualsiasi conclusione sulle esecuzioni a Mednoye.

La storia mostra che la possibilità tecnica di utilizzo di vari dispositivi di esecuzione fabbricati all'estero non significa necessariamente che furono utilizzati effettivamente. E nell'URSS degli anni '30 del secolo scorso, tutte le esecuzioni furono effettuate con “armi d'ordinanza” o armi da fuoco in servizio, rilasciate ad personam per quel compito. L'ipotesi che il NKVD avesse effettuato un'esecuzione di massa una sola volta con armi da fuoco di fabbricazione tedesca pare essere improbabile e la ragioni di tale scelta delle armi rimane inspiegabile. E per una coincidenza miracolosa, tutto è accaduto esattamente nel territorio dopo occupato da tedeschi!

Al contrario, l'affermazione che i tedeschi hanno usato le loro pistole di produzione tedesca a Katyn non richiede spiegazioni di sorta. Che tipo di armi da fuoco avrebbero dovuto utilizzare i tedeschi per le esecuzioni, se non le loro?

Tutte le altre prove minori di colpa sovietica sono facilmente confutate dopo un attento studio del problema. Qui, è proprio il caso di una di quelle argomentazioni.

E sono stati i tedeschi stessi, che annunciarono a tutto il mondo di aver trovato dei corpi di militari polacchi. Essi stessi riconobbero di aver trovato munizioni di fabbricazione tedesca. Ma questa onestà cristallina dei nazisti poteva impressionare solo persone con scarsa conoscenza della situazione storica e dei relativi documenti. È molto facile da spiegare, perché i tedeschi “trovarono” loro stessi i corpi dei polacchi. Perché è avvenuto dopo la battaglia di Stalingrado; non potevano permettere all'Armata Rossa la scoperta di luoghi di sepoltura. C'è una spiegazione nella relazione della Croce Rossa polacca del perché i nazisti in “tutta onestà” non avessero nascosto un fatto molto spiacevole per loro: esecuzione avvenuta con armi tedesche.

“... Le autorità tedesche furono attente e vigili, che i membri della Croce rossa polacca non potessero nascondere anche un solo proiettile o un bossolo. Sarebbe stato molto ingenuo fare affidamento sull'efficacia di questo ordine impossibile da eseguire nella realtà”

La scena dello spettacolo di Goebbels necessitava della partecipazione di cittadini polacchi all'esumazione in corso, ma gli organizzatori della messa in scena diventarono ostaggio della propria sceneggiatura. Se essi avessero cercato di nascondere il fatto dell'uso di armi da fuoco tedesche durante le esecuzioni, i polacchi avrebbero presentato come prova i proiettili e le cartucce rinvenute nelle tombe accusando i nazisti di mentire. E nessuno avrebbe mai creduto alla versione di Goebbels.

Un altro argomento proposto dai sostenitori della versione tedesca è la risposta beffarda di Stalin alla domanda postagli dal generale Wladislaw Anders sulla sorte di alcune migliaia di ufficiali polacchi. Stalin rispose: “Potrebbero essere fuggiti in Manciuria”. Tuttavia, secondo le minute sovietiche della riunione, Stalin si riferiva solo a pochi (già rilasciati grazie a un'amnistia) militari polacchi, non a migliaia. In tale contesto, l'ipotesi di Stalin sembra essere plausibile, non assurda e beffarda, come fu presentata da parte polacca.

Lo storico Israel Gutman ha stabilito un altro fatto del gioco sporco da parte dei negoziatori polacchi. L'ambasciatore Stanislaw Kot, amico personale del generale Sikorski, ha partecipato negoziati con i sovietici e ha fatto delle modifiche al protocollo. Vale a dire, ha messo in bocca ad Anders delle osservazioni negative nei confronti degli ebrei in realtà pronunciate da Wladislaw Sikorski. Con l'aggiunta di questo fatto alla lista, si dovrebbe considerare inaffidabili i documenti polacchi respingendo l'argomento proposto.

Una prova ulteriore della presunta colpevolezza sovietica: i giustiziati di Katyn indossavano cappotti militari, biancheria intima calda, sciarpe e guanti. Sembrerebbe essere inverosimile qualora gli eventi avessero avuto luogo nell'agosto-settembre del 1941 (normalmente agosto e settembre sono mesi relativamente caldi in Russia). Questo fatto ha dimostrato di diventare determinante per molte persone, prima di tutto tra i corrispondenti occidentali (in particolare, Edmund Stevens del “The Sunday Times”), che erano presenti durante l'esumazione condotta dalla commissione Burdenko e fece credere loro che i polacchi erano stati effettivamente giustiziati dai russi. I funzionari sovietici, che accompagnavano i corrispondenti occidentali, non furono in grado di argomentare in questo caso e questa prova di colpevolezza sovietica non venne confutata per parecchio. Tuttavia, vi è un'ampia spiegazione perché i polacchi giustiziati fossero vestiti di cappotti invernali. Il mese di settembre del 1941 fu anormalmente freddo: con temperature al di sotto del punto di congelamento all'inizio del mese, le prime nevicate e le cattive condizioni delle strade. Ad esempio, generale tedesco Heinz Guderian cominciò a richiedere vestiti invernali per le sue unità corazzate perfino all'inizio del settembre del 1941.

Non sorprende che i polacchi siano stati uccisi vestiti con cappotti invernali nel settembre del 1941. È anche molto importante sottolineare, che la mancanza di confutazione di una qualsiasi prova di colpevolezza sovietica da parte dei propagandisti sovietici non necessariamente significa che tale confutazione non esista. Questo articolo non si propone come la confutazione definitiva della “versione di Goebbels”. Tuttavia, anche un semplice elenco della confutazione delle prove della colpevolezza sovietica ha dimostrato una certa tendenza nella ricerca sul caso Katyn. Tale tendenza dimostra seriamente, che è troppo presto per finire di investigare questo caso aggrovigliato. È imperativo fermarsi di mettere a tacere le versioni alternative. Questo porterebbe molti più ricercatori-dilettantti di tutto il mondo di tutto il mondo a proseguire nell'esaminare il caso Katyn.



Tradotto dal russo in inglese da Gasan Guseyn-Zade
Traduzione in italiano per NOICOMUNISTI.IT da Guido Fontana Ros
drive.google.com/file/d/0B7uTI8VUdnjLZmh...iew?pref=2&pli=1

english.battlefield.ru/analytics/137-katyn-revised.html
www.battlefield.ru/katyn-revised.html
Изменено: 10.08.2016 06:03 от Виталий Богданов.
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